Il Ministero dell’Ambiente ha emesso il decreto legislativo che ha come obiettivo di attivare e sostenere la formazione e lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e dell’autoconsumo.

In conformità con le disposizioni di questo decreto, il ministero approverà, entro i successivi trenta giorni, le norme operative per il riconoscimento degli incentivi. Questo avverrà tramite una prima verifica da parte dell’Autorità di Regolamentazione per l’Energia, Reti e Ambiente (ARERA) su proposta del Gestore dei Servizi Energetici (GSE).

Il decreto propone due diverse modalità col fine di rendere sempre più appetibile lo sviluppo delle CER in Italia: un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), destinato alle comunità con impianti che vengono realizzati nei comuni con meno di cinquemila abitanti, e una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile che varia tra 60 €/MWh e 120 €/MWh, con una maggiorazione fino a 10 €/MWh in base alla localizzazione geografica.

È valida per 20 anni e include un corrispettivo per l’energia autoconsumata. che viene prodotta e condivisa su tutto il territorio nazionale. Inoltre i due benefici sono cumulabili.

Chi può partecipare a una Comunità Energetica?
La partecipazione è aperta ad una vasta gamma di partecipanti, tra cui consumatori individuali, condomini, associazioni, cooperative, PMI, e soggetti commerciali o industriali situati in poli logistici, interporti, centri commerciali o distretti industriali.

È importante sottolineare che la partecipazione è aperta a tutti, anche a coloro che non hanno impianti di produzione. Nelle comunità energetiche, i “prosumer” installano gli impianti, mentre i “consumer” usufruiscono dell’energia autoprodotta secondo gli accordi stabiliti dalla CER.

Come funziona una Comunità Energetica:
Gli impianti incentivati dal Decreto CER devono rispettare determinate e rigide specifiche, come una potenza non superiore a 1 MW, nuova costruzione, e collegamento alla rete elettrica a media/bassa tensione. L’incentivo si applica anche agli impianti già esistenti, purché entrati in esercizio dopo il 16 dicembre 2021, evitando l’accumulo di altri incentivi sulla produzione di energia elettrica.

Il Decreto sulle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresenta un significativo progresso nel panorama normativo italiano, intervenuto tre anni dopo l’adeguamento alla direttiva europea Red II. Le CER potranno finalmente beneficiare degli incentivi economici previsti, grazie alla pubblicazione ufficiale del decreto da parte del Ministero dell’Ambiente, con le necessarie approvazioni dell’Unione Europea e della Corte dei Conti.

Nonostante sia possibile che si debba attendere circa due mesi e mezzo, il ministro Pichetto esprime fiducia nel fatto che le Comunità Energetiche Rinnovabili e l’autoconsumo diffuso costituiscano elementi chiave nella transizione energetica del Paese, con l’ambizioso obiettivo di promuovere l’installazione di 5 GW di nuovi impianti rinnovabili.

Il GSE sarà il soggetto gestore e valuterà di volta in volta i requisiti di accesso per ottenere i benefici e le modalità di distribuzione dgli incentivi. Su richiesta dei soggetti interessati, potrà effettuare una verifica preliminare dell’ammissibilità.

Il processo per accedere agli incentivi prevede principalmente l’individuazione di un’area idonea per un impianto rinnovabile, come ad esempio fotovoltaico, con una potenza massima di 1 MW. Successivamente, si potrà procedere con la costituzione di una Comunità Energetica tra utenti collegati alla stessa cabina primaria. Non è obbligatorio che la CER sia anche proprietaria dell’impianto, che può essere messo a disposizione da un singolo membro o persino da un soggetto terzo.

Una volta che l’impianto viene autorizzato e richiesto l’incentivo al GSE, l’energia viene condivisa all’interno della CER dove si potrà accedere ad una tariffa incentivante, garantendo, quindi, un risparmio sui costi dell’energia per i tutti membri della Comunità. In caso in cui la produzione dell’energia supera il consumo, alla CER verrà riconosciuto il valore economico dell’energia prodotta in eccesso, con la possibilità di accumulare l’energia prodotta tramite batterie di accumulo per utilizzi futuri, garantendo in questo modo ad una maggiore autosufficienza.

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Noi della Consenergy offriamo il supporto per la costituzione della CER, l’esecuzione del progetto, la presentazione della domanda al GSE, la realizzazione dell’intervento, l’elaborazione della pratica di richiesta del contributo, e la fornitura di copertura assicurativa e manutenzione dell’impianto.

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