Il 2024 sarà un anno importante per l’espansione dell’energia solare in Italia, con incentivi fotovoltaici che mirano ad accelerare la transizione verso un futuro più sostenibile.

In questo articolo esamineremo le possibilità offerte da una varietà di incentivi, esaminando i vantaggi per privati, aziende e proprietari di terreni agricoli.

Incentivi fotovoltaici del 2024 per i privati

Le principali agevolazioni fiscali includono il bonus ristrutturazione, che rimane fissato al 50%, il Superbonus, che ora consente una detrazione fiscale del 70% per importanti interventi di riqualificazione energetica e l’IVA agevolata, che varia dal 4% al 10% a seconda delle specifiche dell’immobile.

Il Bonus ristrutturazione continua a offrire una riduzione fiscale del 50% sulle spese fino a € 96.000, distribuite in quote annuali per un periodo di dieci anni. Il bonus copre spese come l’acquisto di materiali, la progettazione, le spese professionali e altre spese.

L’IVA agevolata, che non ha una scadenza prevista, consente di risparmiare notevolmente sull’installazione di impianti fotovoltaici e è particolarmente attraente per le persone che stanno pianificando interventi a lungo termine.

 

Incentivi fotovoltaici del 2024 per le aziende

Gli incentivi fotovoltaici disponibili nel 2024 includono il regime del Reverse Charge (noto anche come inversione contabile: è un metodo che consente di trasferire il dovere di pagamento dell’Iva dal fornitore al destinatario (cliente) della cessione del bene o della prestazione di servizio) e il Decreto FER2. Questi strumenti sono progettati per facilitare l’adozione di tecnologie sostenibili e aumentare l’accessibilità degli investimenti in energia rinnovabile.

Le aziende possono evitare di pagare l’IVA sull’acquisto e l’installazione di pannelli solari utilizzando il Reverse Charge, che è un’importante facilitazione burocratica che alleggerisce immediatamente i costi fiscali. La concessione durerà fino al 31 dicembre 2026.

La Nuova Sabatini si rivolge principalmente alle piccole e medie imprese, offrendo un credito a un tasso d’interesse favorevole per investimenti compresi tra i €20.000 e i €4 milioni, con la possibilità di ottenere il finanziamento in una sola tranche.

Il Decreto FER2, invece, compensa l’energia pulita reimmessa nella rete con l’utilizzo di pannelli solari per sostituire le coperture in eternit o amianto. Il bonus è valido per impianti con una potenza compresa tra 20 kW e 1 MW e scade il 31 dicembre 2028.

Invece, il Piano Transizione 5.0 è un progetto che aiuta le aziende italiane a passare a un modo più digitale ed ecologico. In particolare, nel biennio 2024-2025 concede crediti d’imposta (fino al 45%) alle aziende che realizzano interventi di ristrutturazione e innovazione con l’obiettivo di ridurre i consumi energetici. Di conseguenza, il Piano Transizione 5.0 ora include impianti fotovoltaici come lavori agevolabili.

Il Decreto CER è sempre una misura che promuove l’installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili in Comunità Energetiche, gruppi di auto-consumatori locali e auto-consumatori a distanza attraverso una serie di incentivi.

Prevede una tariffa incentivante per l’energia rinnovabile prodotta e distribuita su scala nazionale e un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal PNRR nei comuni con meno di 5.000 abitanti.

 

Agrivoltaico – Nel 2024 saranno offerti incentivi per l’installazione di sistemi fotovoltaici agricoli:

L’agrivoltaico, una delle novità più intriganti del 2024, consente ai proprietari di terreni agricoli di combinare la produzione energetica con metodi agricoli tradizionali. Gli incentivi per l’agricoltura innovativa possono includere una tariffa incentivante sull’energia elettrica immessa in rete, che può coprire fino al 40% dei costi ammissibili.

Per ottenere questi incentivi fotovoltaici su terreni agricoli, gli impianti devono essere classificati come agrivoltaici innovativi e devono mantenere almeno il 70% dell’area agricola e installare i moduli a un’altezza che non interferisca con le attività agricole. Gli imprenditori agricoli amano questi sistemi perché migliorano l’efficienza idrica ed energetica e la sostenibilità ambientale.

 

Ogni incentivo ha condizioni che devono essere soddisfatte prima di poter essere concesso e godere dei benefici fiscali.

  • I lavori devono migliorare l’efficienza energetica di almeno due classi di edifici per ottenere il Superbonus del 70%. I pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico parlante, che deve includere i dati essenziali come la causa del versamento, il codice fiscale del beneficiario e la partita IVA del beneficiario. Inoltre, la comunicazione deve essere inviata all’ENEA entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori.
  • Il bonus di ristrutturazione del 50% necessita anche esso del bonifico parlante. Non c’è alcuna sanzione per non comunicare entro i termini, ma è sempre meglio seguire tutte le scadenze per evitare problemi.
  • IVA Ridotta. Per ottenere la riduzione dell’IVA, è necessario compilare una dichiarazione che verrà allegata alla conferma dell’ordine. Questo incentivo non ha una scadenza e ciò rende più facile la pianificazione a lungo termine degli investimenti in fotovoltaico.
  • Incentivi Aziendali:
  1. Charge reversibile: Il cessionario deve emettere un’autofattura e registrarla nei registri IVA.
  2. New Sabatini: necessita di un finanziamento approvato da una banca o un intermediario finanziario e la concessione del contributo approvata dal Ministero dello Sviluppo Economico.
  3. Decisione FER2: Gli impianti devono essere documentati nei registri appropriati e devono soddisfare i requisiti per la reimmersione di energia pulita nella rete e la potenza.
  • Agrivoltaico: Per gli incentivi agricoli, l’installazione deve garantire che almeno il 70% dell’area sia dedicata all’agricoltura e che i moduli fotovoltaici siano posti ad altezze che non ostacolino le attività sottostanti. Inoltre, è necessaria una dichiarazione post-investimento che confermi la conformità ai requisiti.

Come ottenere il maggior risparmio possibile:

Un metodo strategico per massimizzare il risparmio energetico ed economico è combinare incentivi fotovoltaici con bonus energetici. Il Bonus Ristrutturazione e il Superbonus possono, ad esempio, ridurre i costi dei lavori di riqualificazione. Insieme a questi incentivi, è possibile applicare l’IVA agevolata, il che ridurrà ulteriormente i costi iniziali.

Per le aziende, la combinazione del Reverse Charge con la Nuova Sabatini e il Decreto FER2 può massimizzare il risparmio fiscale e l’efficienza energetica ottimizzando il finanziamento degli investimenti in energia solare.

Efficienza e sostenibilità: come gli incentivi fotovoltaici contribuiscono alla realizzazione degli obiettivi ambientali

La campagna per la sostenibilità ambientale include incentivi fotovoltaici nel 2024. Per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2, è necessario ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e aumentare la produzione di energia pulita. Inoltre, sostengono l’adozione di nuove tecnologie come l’agrivoltaico, che combina la produzione energetica con la conservazione delle risorse agricole.

Compensazione generale: L’Italia è tra i primi paesi europei a implementare incentivi fotovoltaici. Ciò è dovuto a diversi fattori come la posizione geografica, il clima favorevole e alle politiche governative che favoriscono l’energia rinnovabile.

 

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